La strategia suggerita dalla Società italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS): fondamentale rafforzare la medicina del territorio, preparare percorsi di accoglienza esterni negli ospedali, disporre di sufficienti dispositivi di protezione individuale e preparare almeno 30 milioni di tamponi per l’autunno
Attualità
COVID-19, ecco il modello matematico che dice cosa si deve fare per arginare il virus
Uno studio del gruppo di ricerca del Professor Andrea Rinaldo (Università di Padova) permette di sapere come dosare lo sforzo di isolamento quotidiano per tenere sotto controllo l’epidemia e conoscere il numero di soggetti infetti, anche quelli asintomatici
COVID-19, validati i test rapidi antigenici effettuati in Veneto
Il Governatore Zaia: “Con queste modalità possiamo muoverci più velocemente procedendo con i testi rapidi per fare lo screening e poi con il metodo del tampone classico per la validazione dei positivi”
Scuola e COVID-19, al via in Veneto da lunedì 24 agosto 96mila test sierologici per il personale docente e non docente
I test, che dovranno essere eseguiti prima dell’inizio dell’anno scolastico, sono già stati distribuiti a tutte le aziende sanitarie della Regione, che ne stanno predisponendo la distribuzione ai Medici di medicina generale
Coronavirus, l’appello degli esperti: “fondamentale indossare le mascherine e saperle usare”
I cinque punti chiave per la gestione del virus in autunno in un documento firmato da Crisanti, Condorelli e Valditara
Dopo mesi di stop, con la fine dell’estate, riprenderanno molte attività lavorative e la scuola riaprirà i battenti. Milioni di persone dunque torneranno a muoversi ad orari determinati, utilizzando mezzi pubblici e frequentando luoghi affollati. "Fattori che rischiano di avere, se non gestiti correttamente, un forte impatto sulla diffusione del coronavirus. Ecco perché è decisivo che si rispettino le regole di base per prevenire il contagio. A partire dall'uso della mascherina. Le mascherine proteggono. Occorre usarle e saperle usare". A sottolinearlo sono gli esperti di Lettera150, il think tank composto da circa 250 accademici di diverse discipline, nato il 2 aprile scorso per proporre soluzioni efficaci per un'uscita in sicurezza dal lockdown. In un documento firmato da Andrea Crisanti, ordinario di virologia, università di Padova, Gianluigi Condorelli, ordinario di Cardiologia, Università Humanitas, Giuseppe Valditara, ordinario di Diritto romano, Università di Torino, coordinatore di Lettera150, si fissano cinque punti chiave.
1. I decisori pubblici devono dare un'informazione massiccia e diffusa sull'uso corretto della mascherina, che non può essere lasciato alla libera interpretazione dei cittadini.
2. Occorre chiarire che solo quelle certificate proteggono, quelle fatte artigianalmente non sono sicure e anzi producono in chi le indossa un fallace senso di sicurezza.
3. Si deve far rispettare rigorosamente l'obbligo di indossare mascherine certificate sui mezzi di trasporto, in tutti i luoghi chiusi o particolarmente frequentati (mercati, bar etc.).
4. Bisogna prevedere l'obbligo delle mascherine chirurgiche a scuola, sia per il personale scolastico che per gli studenti, precisando che le stesse vanno sostituite dopo ogni utilizzo.
5. Si devono installare all'ingresso di stazioni e scuole scanner per misurare la temperatura e verificare che la mascherina sia indossata correttamente.
“Cosa accadrà a settembre – concludono gli esperti - sarà determinante per l'evoluzione dell'epidemia nel prossimo autunno-inverno. Tenere sotto controllo i contagi, a partire dallo strumento più economico e sicuro qual è la mascherina, è doveroso.